Biografia

Sono nata a Montagnana in provincia di Padova dove attualmente vivo e lavoro. Inizio a dipingere nel 1981, scoprendo la pittura istintivamente per pura passione, lavorando per più di un decennio allo studio della figura umana. Attenta esploratrice dell’universo femminile, alla scoperta dei sentimenti profondi come mezzo di introspezione e di comunicazione.

Dopo il periodo dedicato alla figurazione classica , dai primi anni 90 in poi, Inizio la sua deformazione, espandendola sperimento nuove forme antropomorfiche. Morbide ed eleganti si stagliano tra le linee intrecciate, tra schemi asimmetrici e scacchiere multicolori. La figura si fa deformazione ottica fino al 1994, quando all’improvviso scompare dalla scena, lasciando spazio ad un mondo immaginario fatto di architetture misteriose e surreali dai colori vivi e vibranti.

Dopo il periodo dedicato alla figurazione classica , dai primi anni 90 in poi, Inizio la sua deformazione, espandendola sperimento nuove forme antropomorfiche. Morbide ed eleganti si stagliano tra le linee intrecciate, tra schemi asimmetrici e scacchiere multicolori. La figura si fa deformazione ottica fino al 1994, quando all’improvviso scompare dalla scena, lasciando spazio ad un mondo immaginario fatto di architetture misteriose e surreali dai colori vivi e vibranti.

Così è iniziato il periodo surrealista, un crescendo di giochi d’ombre e prospettive esagerate che superano il visibile, in una sorta di azzeramento del reale. Tele coloratissime di villaggi e borghi medievali, crinali e pianori assolati che vivono in sperduti orizzonti lontani, che io amo definire “Paesaggi dell’anima”. Sempre protesa a diverse esperienze artistiche, la ricerca della tridimensionalità plastica è la mia nuova sfida, modellare la creta.

Liberare le mie donne, farle uscire dalla tela. Dai pesanti blocchi di terra, piano piano dopo molti tentativi, ho creato delle figure femminili in terracotta patinata di dimensioni medie, ma dalle forme potenti e vigorose che via via trasformo in modelle asciutte, quasi filiformi, eleganti e malinconiche.

Nel 2008 altre nuove sperimentazioni, alla ricerca della materia lavorando su tela e su tavola, sovrapponendo strati ed incrostazioni di colore misto a vari materiali come la yuta, stoffa, cartone e giornali. Questa tecnica rende alla superficie dell’opera una solidità scultorea, a volte sfregiata da abrasioni, tagli, simboli, lettere e numeri. Sono gli strati rugosi Di colori accesi su fondo scuro a rendere l’opera densa di energia espressiva ed evocativa, che riflette metaforicamente la dura condizione dell’esistenza umana.

Da alcuni anni mi dedico all’insegnamento dell’arte pittorica con l’obiettivo di guidare ed esplorare la creatività di chi vuole avvicinarsi a questa meravigliosa arte. I corsi si svolgono nel mio studio, luogo di ritrovo per imparare le nozioni fondamentali della pittura ma lasciando alle allieve la libertà di dare sfogo alla loro fantasia e creatività.

Un’esperienza che vivo come un’avventura emozionante, perché coinvolgere e sensibilizzare alla cultura e all’espressione artistica è una sfida impegnativa ma molto gratificante. Oggi come ieri, obiettivo della mia arte è rendere omaggio alla donna, narrando il presente avvolto da una sottile nostalgia del passato.

Le mie bambine e le mie donne sono ritratte in attimi di vita quotidiana, nei momenti di spensieratezza e di riflessione, “vivono” un’esistenza vera e gentile, in pensosa attesa concentrate in una sorta di sospensione del tempo e dello spazio svelano una serena rassegnazione. Le posture di atteggiamento classico o post-classico valorizzano l’armonia estetica del corpo mentre le vesti dai colori accesi, ricamate con fantasie floreali esaltano la loro naturale bellezza e femminilità. I visi, a volte emaciati o sfocati, in antitesi, esprimono il tormentato travaglio dell’abbandono e della solitudine. Eteree spettatrici, rinchiuse entro cornici quasi protettive, guardano assorte lo scenario della vita.